sabato 29 maggio 2010


Leggere, in fondo,non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria.
Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi.
Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, puo' capitare di trovarci qualcun altro... Leggere non è un dovere, né un amaro calice da bere fino in fondo con la speranza di chissà quali benefici.
Leggere vuol dire crearsi un proprio piccolo tesoro personale di ricordi e di emozioni, un tesoro che non sara' uguale a quello di nessun altro e che tuttavia potremo mettere in comune con altri.


(Susanna Tamaro)

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